Avremo sempre Parigi by Serena Dandini

autore:Serena Dandini
La lingua: ita
Format: azw3, epub
Tags: Europe, Hikes & Walks, Travel, Special Interest, France, History
ISBN: 9788858686515
editore: Rizzoli
pubblicato: 2016-11-22T23:00:00+00:00

LA DONNA PIÙ ELEGANTE DI PARIGI

Odette de Crécy, divenuta poi Madame Swann, è tutta un’altra cosa. Marcel Proust ha disegnato la grande horizontale che attraversa i volumi della sua Recherche con un’accuratezza quasi ossessiva, come d’altronde ha fatto per tutti i personaggi dell’immensa opera a cui si è dedicato anima e corpo fino alla morte. Tra le figure femminili che popolano il romanzo Odette, insieme alla duchessa di Guermantes, brilla per un’eleganza a dir poco sublime. Le due donne sono descritte fin nelle cuciture più nascoste dei preziosi vestiti e accessori, che lo scrittore conosce più di un sarto di grido.

Una passione, quella per la moda, che Proust ha esercitato per diletto come giornalista sotto differenti pseudonimi, il più poetico sicuramente quello di «étoile filante».

La sua icona di riferimento era la donna più elegante della città, la contessa di Greffulhe, che lo scrittore cita spesso nelle sue cronache mondane: «Chiunque guardi la contessa resta come incantato dai suoi occhi infiniti, colmi di raggi e di ombre, e di un crepuscolo che canta, di fronte alla sua perfetta bellezza, di fronte alla sua grazia assoluta e divina».

Proust era totalmente ipnotizzato da questa nobildonna, regina indiscussa dei salotti altolocati della Parigi di fine Ottocento, tanto da ispirarsi a lei per costruire le toilettes ricercate di Odette e della duchessa di Guermantes. A testimonianza di questa fascinazione rimangono le lettere dove Proust invoca il regalo di una sua fotografia da poter ammirare nella solitudine della sua stanzetta, ma la Greffulhe non l’ha mai accontentato. Al contrario delle donne di mondo che approfittavano della nuova arte fotografica per farsi pubblicità, la contessa non amava far circolare la sua immagine e questa strategia non ha fatto che aumentare il suo mito. Mi dispiace per Proust ma io possiedo una bellissima riproduzione di uno scatto di Nadar, il fotografo più richiesto dell’epoca, che ha ritratto la divina Greffulhe nella famosa toilette in velluto nero decorata da enormi gigli bianchi. Potete averla anche voi in formato cartolina, comprandola al Musée de la Mode de la Ville de Paris, che ha da poco organizzato una mostra affascinante esponendo il guardaroba completo della contessa, scarpette di velluto rosso comprese. Il museo conserva in un deposito segreto tutta la storia di Francia attraverso i vestiti, praticamente dalle mutande del Re Sole alla minigonna di Brigitte Bardot non manca nulla in questo Fort Knox del costume e della moda che organizza ciclicamente delle esposizioni delle sue preziose reliquie. Quale che sia la mostra del momento, vi consiglio di passarci comunque, se non altro per una sosta nel meraviglioso giardino che è aperto al pubblico senza bisogno di pagare il biglietto.

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